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CHIRURGIA ADDOMINALE E BARIATRICA 

Principali errori medici nella chirurgia addominale

e bariatrica

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Cos'a si intende per chirurgia addominale e bariatrica 

Quando parliamo di chirurgia bariatrica intendiamo un insieme di interventi per le persone obese, sia per eliminare l’eccesso di tessuto adiposo, sia per prevenire o curare le patologie associate all’obesità. Se, infatti, si deve far fronte a un’obesità importante, di 2° o 3° grado, l’unica soluzione è la chirurgia bariatrica. Tale materia comprende tutti quegli interventi chirurgici mirati alla riduzione del peso in chi soffre di obesità, e alla cura delle malattie a essa associate.Sono interventi mini-invasivi, che si svolgono in laparoscopia e in alcuni casi anche in laparotomia: la laparoscopia, unita a una gestione del periodo preoperatorio, consente al paziente di beneficiare di una ripresa più veloce, una breve degenza in ospedale e una riduzione del dolore post-operatorio. A seguito di un intervento di chirurgia bariatrica il paziente deve seguire un lungo percorso di follow-up, per garantire il buon esito dell’intervento attraverso il mantenimento del peso e la riduzione dei possibili effetti collaterali delle procedure bariatriche.

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Principali errori medici nella chirurgia addominale e bariatrica

  • Errori dovuti ad interventi sull’addome (interventi per perdita di peso) quali: riduzione dello stomaco

  • Bypass gastrico

  • Palloncino ellipse

  • Problemi di aderenze intestinali post intervento

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Ecco  alcuni casi affrontati con successo da noi

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CHIRURGIA ADDOMINALE E BARIATRICA

Caso di perforazione del viscere

Danno Subito

Abbiamo curato il caso della signora Maria che essendo affetta da episodi di rettorragia e sotto consiglio del proprio medico curante e dello specialista gastroenterologo, si recava presso una struttura per effettuare un rutinario esame colonscopico. Durante l’esecuzione dell’esame, condotto sino al sigma distale, l’operatrice decideva di interrompere a tale livello per sospetta perforazione del viscere. Si procedeva pertanto ad allertare il radiologo ed il team chirurgico per il successivo trattamento. Veniva disposto il ricovero con la seguente diagnosi di accettazione: “Perforazione iatrogena del colon discendente in corso di RSCS (Retto Sigmoido ColonScopia). La signora Maria, si è pertanto dovuta sottoporre ad un primo intervento chirurgico di resezione del colon con confezionamento di stomia (sacchetto), per scongiurare l’aggravamento di uno stato settico (potenzialmente letale) già in atto, successivamente si sottoponeva ad un ulteriore intervento di ricanalizzazione del colon all’esito del quale residuava un laparocele. Anche tale complicanza (laparocele) si è dovuta risolvere chirurgicamente con un terzo intervento di addominoplastica ed inserimento di rete contenitiva. Sono comunque residuati a seguito di tali procedure chirurgiche distrurbi dell’alvo nonché esititi cicatriziali deturpanti, aderenze ed una patologia reattiva di tipo psicologico individuabili in marcato stato ansioso persistente, attacchi di panico, sindrome post-traumatica da stress. Per il risarcimento del danno Maria si è rivolta agli esperti di SOS malasanità che hanno instaurato un giudizio all’esito del quale è stata espletata una CTU che ha confermato l’imperizia dell’operatore nell’esecuzione della colonscopia nonchè il nesso causale tra la prestazione sanitaria e il danno subito.

Storia

Risarcimento

120.000,00 Euro

Il danno subito da Maria si configura quale danno non patrimoniale (danno biologico) nelle sue varie componenti (inabilità temporanea, danno estetico, danno funzionale, danno psichico).

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A presto!

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