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Chirurgia estetica e malasanità: quando la bellezza diventa pericolosa

  • Immagine del redattore: Giulia Ricci
    Giulia Ricci
  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 1 min

Negli ultimi anni, la chirurgia estetica ha visto un’impennata di richieste da parte di persone desiderose di migliorare il proprio aspetto fisico. Tuttavia, nonostante l’aumento della domanda, i rischi legati agli interventi estetici non sempre vengono adeguatamente comunicati ai pazienti. La malasanità in chirurgia estetica è un fenomeno in crescita, con molti casi di danni irreversibili o complicazioni derivanti da interventi eseguiti in strutture non adeguatamente qualificate o da professionisti senza la giusta esperienza. Gli interventi di chirurgia estetica non sono privi di rischi. Complicazioni come infezioni, cicatrici visibili, danni ai nervi o problemi respiratori possono verificarsi, semplicemente quando l’intervento è eseguito in strutture non adeguate o da personale non qualificato. Alcuni pazienti, in cerca di prezzi più bassi, si rivolgono a cliniche e medici poco esperti, rischiando di incorrere in malasanità.

Cosa fare se si subisce un danno da chirurgia estetica?

Se dopo un intervento di chirurgia estetica si verificano complicazioni o danni permanenti, il paziente ha il diritto di chiedere un risarcimento. E’ essenziale raccogliere prove fotografiche del danno, referti medici, e, se necessario, affidarsi a esperti per valutare la responsabilità del medico o della struttura. In alcuni casi, è possibile avviare azioni legali per negligenza medica. La chirurgia estetica deve essere affrontata con serietà e consapevolezza. E’ fondamentale scegliere strutture e professionisti qualificati, informarsi sui rischi e non cadere nella trappola delle offerte allettanti che potrebbero nascondere gravi rischi. L’assistenza post-operatoria è altrettanto importante e deve essere seguita con cura per prevenire complicazioni. 

 
 
 

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