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Disorganizzazione ospedaliera: un rischio che pesa sulla salute dei pazienti

  • franconi4
  • 27 ago
  • Tempo di lettura: 1 min
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In molti casi di malasanità, la responsabilità non è solo del singolo medico,

ma dell’intero sistema sanitario. 

Quando un ospedale è disorganizzato, mal gestito e carente nella comunicazione interna, i pazienti diventano le prime vittime.


Errori nella diagnosi, ritardi nei trattamenti, interventi eseguiti senza la giusta preparazione o in assenza di protocolli condivisi:

queste situazioni non sono semplici “disguidi”, ma veri e propri atti di negligenza organizzativa.

Anche in assenza di dolo, la legge riconosce la responsabilità della struttura se la mancanza di coordinamento o di risorse adeguate ha causato un danno al paziente.


È quello che accade quando:

  • il personale è insufficiente e non riesce a monitorare i pazienti

  • i reparti non comunicano tra loro, portando a diagnosi tardive

  • i protocolli fondamentali vengono ignorati per “mancanza di tempo”


Se pensi di aver ricevuto cure inadeguate a causa del caos interno di una struttura, raccogli documentazione clinica, testimonianze e referti, e parla con un esperto legale.

Non aspettare, tutela la tua salute, contattaci!




Fonti:

  • Ministero della Salute – Rapporto Estivo sulle Emergenze Sanitarie 2024

  • FNOMCeO – Indagine su carenza di personale e rischio clinico 

  • Cittadinanzattiva – “Estate e Sanità: l’altra emergenza””



 
 
 

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