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Terapie antinfluenzali somministrate in modo scorretto: quando la cura diventa rischio

  • franconi4
  • 20 nov
  • Tempo di lettura: 1 min
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Durante l’inverno aumentano i casi di influenza e infezioni respiratorie, ma cresce anche un altro fenomeno spesso sottovalutato: le terapie antinfluenzali somministrate in modo scorretto.Antibiotici prescritti senza necessità, antivirali sbagliati o dosaggi non adeguati rappresentano errori frequenti che possono trasformare una malattia stagionale in un problema molto più serio.


Uno degli errori più comuni è l’uso inappropriato degli antibiotici, inefficaci contro i virus influenzali. Il loro utilizzo ingiustificato non solo non aiuta il paziente, ma espone a effetti collaterali e contribuisce allo sviluppo dell’antibiotico-resistenza, una delle minacce sanitarie più gravi secondo l’OMS.Altrettanto rischiosi sono i dosaggi errati nei pazienti fragili, come anziani, cardiopatici o immunodepressi: una terapia eccessiva può creare complicanze, mentre una insufficiente può lasciare il paziente senza reale protezione.


La malasanità può configurarsi quando il medico non valuta correttamente il quadro clinico, non distingue tra influenza e infezione batterica o prescrive farmaci incompatibili con lo stato di salute del paziente. In questi casi, il paziente ha diritto a richiedere la propria documentazione clinica e a effettuare una valutazione medico-legale per verificare eventuali responsabilità.


Fonti

  • Ministero della Salute – Linee guida sull’uso corretto degli antibiotici

  • OMS – Global Action Plan on Antimicrobial Resistance

  • AIFA – Rapporti annuali sull’appropriatezza terapeutica

  • Istituto Superiore di Sanità – Sorveglianza dell’influenza e gestione clinica

  • ECDC – European Centre for Disease Prevention and Control: influenza treatment guidelines

 
 
 

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